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Programma femminile

"I pesi ingrossano... le proteine fanno male.... la cellulite è un problema di circolazione .... si può dimagrire solo con l'aerobica .... col pompelmo si dimagrisce... i glutei si rassodano con gli slanci...i pesi fanno male...."

Avete mai sentito, o forse addirittura pronunciato una di queste frasi? Bene, è giunto il momento di sapere che queste sono frasi del tutto infondate, che si tramandando senza reali fondamenti ed infatti io li chiamo FALSI MITI!

Il timore della maggior parte delle donne che iniziano un'attività fisica è proprio l'effetto dell'allenamento con i pesi sul loro corpo.
Forse queste donne non sanno che Wilmore nei suoi studi negli anni '70 dimostrò che è una paura del tutto immotivata e che la donna ha lo stesso adattamento agli stimoli allenanti degli uomini, talvolta superiore per quanto riguarda la forza.

Mentre manca del corredo ormonale atto a provocare l'IPERTROFIA, che comporta l'eccessivo sviluppo di masse
muscolari. In poche parole per natura la parte femminile NON E' PORTATA a vedere AUMENTARE in modo smisurato il volume dei propri muscoli.
 

EFFETTI DI ALLENAMENTO CON I PESI

Da alcuni studi su delle ragazze di 20/25 anni con un allenamento con i pesi sono stati notati i seguenti effetti:

- nessuna o lieve variazione del peso complessivo
- diminuzione del grasso corporeo
- aumento della massa magra
- incremento del tono
- miglioramento delle componenti nervose.
 

BIOTIPI

Ognuno di noi è uguale ma non identico
Il concetto della biodiversità spesso viene incompreso dalle persone. Solitamente non viene concepito che tutti gli esseri umani sono uguali e cioè possiedono tutti uno scheletro, un cuore, una mente, un pensiero, ma non identici. Infatti ciò che contraddistingue gli esseri umani sono le emozioni e i comportamenti che abbiamo acquisito nel corso della nostra crescita. Oltre alle capacità emozionali e ai comportamenti ciò che fa la differenza e ci contraddistingue veramente è il patrimonio genetico o genoma che risiede nel DNA. Il DNA si trova all’interno di ogni cellula del corpo umano ed è composto da cromosomi, che contengono tutte le informazioni genetiche che si trasmettono da un individuo all’altro. Ogni parte del DNA è formata da elementi più semplici, come se fossero gli anelli di una catena. Il DNA è la base fondamentale della vita.
‘’Il corpo dell’uomo ha in se stesso sangue e flegma e bile gialla e nera, e queste cose per lui costituiscono la natura del corpo, e a causa di esse soffre o è sano’’ Ippocrate (460-377 a.C.)
E’ un principio biotipologico che non esistono tipi puri, ma soltanto delle prevalenze più o meno accentuate. Il normo tipo si ha quando i quattro fattori e relative funzioni sono bene integrate tra di loro. Ippocrate, considerato il padre della medicina 460-377 a.C, tentò di applicare la teoria umorale, antico tentativo di provenienza occidentale basatosi sul fatto che in natura esistono 4 elementi fondamentali che costituiscono la realtà (terra, acqua, aria, fuoco), alla natura umana, definendo l'esistenza di quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il sangue (umore rosso). La terra corrisponderebbe alla bile nera (o atrabile) che ha sede nella milza, il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche collera) che ha sede nel fegato, l'acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa , l'aria al sangue la cui sede è il cuore. A questi corrispondono quattro temperamenti (flegmatico, melanconico, collerico e sanguigno), quattro qualità elementari (freddo, caldo, secco, umido), quattro stagioni (primavera, estate, autunno e inverno) e quattro stagioni della vita (infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia). Il buon funzionamento dell'organismo dipenderebbe dall'equilibrio degli elementi, mentre il prevalere dell'uno o dell'altro causerebbe la malattia.


Temperamento bilioso collerico è il biotipo ipermisto
(Elementi caratteristici: bile gialla, fuoco, fegato, caldo, giovinezza, estate)
Solitamente caloroso, con livelli di energia alternati con tendenza a cali di energia, si presenta magro, con la cute olivastra e calda secca o grassa le funzioni neurovegetative sono rapide; dimostra intelligenza, con carattere volitivo, ambizioso e passionale, è magro asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo, forma corporea armonica, struttura ossea longilinea, muscolatura ben rappresentata e delineata, forma del viso quadra, labbra ben disegnate, spalle larghe-rettilinee, bacino ben strutturato, torace armonico e punto di vita sottile, seni ben delineati, arti slanciati e ben modellati. E’ ugualmente rappresentato sia nel sesso maschile che in quello femminile. Normalmente dotato di un buon metabolismo tiroideo e un buon equilibrio ormonale, ma anche in seguito a stili di vita errati si altera e porta ad un rallentamento del metabolismo tiroideo con accumulo di grasso generalizzato in tutto il corpo, vengono risparmiati normalmente i polpacci. Gli alimenti che preferisce sono i carboidrati e la caffeina.

Temperamento linfatico o flemmatico è il biotipo ipolipolitico
(Elementi caratteristici: flegma, acqua, testa, secco, maturità, autunno)
Livello energetico freddoloso, grande energia e resistenza, va avanti anche quando è stanco. Presenta forme rotonde e flaccide, cute pallida-biancastra e fredda le funzioni neurovegetative sono ridotte e il carattere è solitamente riflessivo, beato, lento, pigro, sereno e talentuoso, forma corporea arrotondata, struttura ossea robusta, muscolatura consistente e tonica, forma del viso rotondeggiante, labbra larghe ispessite e pallide, spalle corte e cadenti, bacino largo e voluminoso, torace prevale la larghezza sulla lunghezza, seni apparentemente piccoli, arti apparentemente corti. E’ una morfologia quasi esclusivamente femminile, ma può essere presente anche nell’ uomo con alti livelli di ormoni estrogeni. Accumula grasso soprattutto sul sedere ma anche sui fianchi e sulla regione peritrocanterica cioè sulla parte esterna delle cosce. Preferisce i dolci e manicaretti vari, i cibi elaborati in particolar modo. E’ il biotipo che risponde peggio all’attività fisica e brucia meno i grassi a causa di una maggior presenza dei recettori alfa 2 nel tessuto adiposo. A livello ormonale si dice che è ipotalamo-vago-insulina dominante, cioè tende a rallentare il metabolismo tiroideo.

Temperamento sanguigno è il biotipo iperlipogenetico
(Elementi caratteristici: sangue, aria, cuore, umido, vecchiaia, inverno)
E’ un tipo caloroso, con notevole energia per tutto il giorno che tende a scemare in tarda serata. Le forme sono piene ma più toniche, forma corporea ben sviluppata, struttura ossea robusta e solida, muscolatura consistente e tonica, forma del viso tendente all’ ovale, labbra larghe-accentuate e rosse, spalle larghe e leggermente cadenti, bacino largo, torace ben rappresentato in altezza e larghezza, seni rotondeggianti, arti ben sviluppati e carnosi, cute rosa e calda è vitale nelle sue funzioni e ha carattere gioviale e impulsivo, risulta goloso e dedito ad una sessualità giocosa. E’ una morfologia più frequente nel sesso maschile ma relativamente presente anche nel sesso femminile. Accumula grasso prevalentemente al di sopra della vita, sulla schiena, stomaco e torace. Ama i cibi salati, cibi grassi anche i dolci, e le bevande alcoliche. E’ un tipo che costruisce molto grasso avente l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene dominante, con iperinsulinismo e poca tollerabilità degli zuccheri, oltre che ad una predisposizione alla sindrome metabolica.

Conoscere il biotipo di appartenenza ed adottare le adeguate strategie alimentari piuttosto che comportamentali significa avere metodo ed efficienza per ottenere un risultato dall’attività fisica.

 


 INESTETISMI 


CELLULITE

Dermo-ipodermo panniculopatia a componente edemato-fibro-sclerotica (PEFS) è il nome tecnico della cellulite. Si pùò definire come una Lipo-distrofia ovvero una patologia vera e propria che no ha nulla a che fare con un accumulo di grasso, capiamo il perchè.
 La cellulite non è altro che un ristagno di liquidi e scorie metaboliche, una sorta di infiammazione cronica del tessuto sottocutaneo con un ispessimento delle fibre connettive e perdita di elasticità dei tessuti. E' proprio l' alterazione della cute, sopratutto se compressa, a far emergere quelle rugosità a forma di piccoli nodi sferici, è questo il motivo per cui viene detta anche ''buccia d'arancia''.
La zona maggiormente interessata dalla cellulite sembra proprio essere il distretto degli arti inferiori, particolarmente sui glutei (nelle donne l'attività della Lipo-protein-lipasi, glicoproteina ad azione lipo -sintetica, è maggiore a livello trocanterico) e polpacci, gli ultimi sono maggiormente esposti ad un attività lattacida nonché di scarti metabolici.
Il processo parte da un alterazione del micro circolo, con con ispessimento degli adipociti (la cellula che contiene i grassi) e si evolve in corrispondenza di questi accumuli e delle unità capillari terminali. I vasi quindi, responsabili dell' apporto di sangue ossigenato in quella zona e del richiamo di sostanze tossiche da quella zona non riescono a ristabilire l'equilibrio naturale ne deriva quindi una sofferenza progressiva delle cellule ed una modificazione delle caratteristiche fisiologiche della pelle.
La panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS) si può distinguere in tra:
Cellulite o solida e compatta: tipica di soggetti giovani e tonici, è caratterizzata da masse dure e poco mobili, aderenti ai tessuti sottostanti.
Cellulite molle o flaccida: rappresenta solitamente un evoluzione di quella dura e si manifesta più frequentemente intorno ai 35 anni.
Cellulite edematosa: è un ulteriore stadio della cellulite molle. Rispetto a quest' ultima è molto più carica di acqua e oltre che sugli arti si estende anche intorno alla zona del bacino.

Il trattamento della cellulite è da considerarsi un' operazione molto delicata e va sviluppata su studio approfondito, analizzando non solo le componenti atte alla soluzione del problema, ma considerando soprattutto le cause che ne favoriscono l'insorgere.

CAUSE PRINCIPALI DELLA CELLULITE TIPICAMENTE FEMMINILE
- Cattiva alimentazione
- Stress
- Mancanza di circolazione
- Alterato equilibrio ormonale
- Scarso apporto di acqua
- Eccessi di sodio
- Stati tossici da farmaci o altri fattori
- Abiti stretti
- Calzature con tacchi alti, conseguente mancanza dell' appoggio plantare
- Mancanza di movimento
- Difetti posturali
- Mancanza di una buona capacità respiratoria
- Stitichezza
- Fumo e alcool
- Problematiche epatiche e renali.

Diversi autori ritengono che il problema principale, assieme all' alterazione del microcircolo, sia di derivazione
endocrina, oltre che ad un problema di costituzione. E' stato dimostrato come sia proprio la conformazione delle fibre, che delimitano il tessuto adiposo, a predisporre le donne alla cellulite. Infatti negli uomini queste fibre hanno un andamento obliquo con una maggiore azione contenitiva rispetto alle fibre delle donne.
Un ruolo fondamentale è giocato anche dagli squilibri degli ormoni femminili (estradiolo, progesterone, prolattina) e dalla sinergia di adrenalina, cortisolo e insulina. L'alternarsi del mestruo quindi crea la condizione favorevole per l' incremento della patologia con conseguente aumento dell' edema.
 

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